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Progetti

S.d.B. Project

L’ S.d.B. project nasce dall’idea di fondere gli elementi della tradizione jazzistica americana con le più recenti avanguardie europee, improvvisative e compositive, cercando di sintetizzare in un unico elemento lo swing americano e la cultura europea, prendendo spunto da entrambi per far nascere qualcosa di originale.
La dimensione acustica del quartetto tende ad esplorare le tante possibilità che ancora oggi questa formazione classica permette, muovendosi tra momenti più jazz a situazione puramente timbriche e coloristiche.

Red&Blue, primo disco dell’S.d.B. project, nasce dal desiderio di confrontarsi con la tradizione jazzistica, che ha oggi una storia di più di un secolo; il disco vuole confrontarsi con alcuni dei tanti linguaggi che il mondo del jazz può offrire. Ci sono riferimenti alla musica d’oltre oceano come il free jazz di matrice ornettiana, sonorità che richiamano il quartetto americano di Jarrett o l’Art Ensemble di Chicago, ma anche spunti che riprendono la tradizione europea, in particolare della scuola scandinava. L’idea delle canzoni, una volta prese dal repertorio di Broadway, è proposta in chiave europea, come la melodia di tradizione svedese da cui nasce Ballata Scandinava, o lo spunto extra-jazzistico da cui si sviluppa Homage a Haydn. In questo lavoro si vuole proporre una faccia del jazz spesso in ombra, nonostante i tanti spunti che può ancora fornire.
Una prova in raro equilibrio fra scrittura ed improvvisazione, dove la dinamica collettiva lascia spazio ad incisive performance in solo del leader, dei fiati di Succi e del pianoforte di Stermieri che imprimono carattere ed incisività alle articolate composizioni di Di Benedetto. Un lavoro ed un gruppo da non trascurare.
Andrea Baroni

Una linea che si increspa, diventa zigzagante e sfuggente, e che si rileva decisiva nel mettere in luce il contrasto formale che segna la scaletta.
Roberto Paviglianiti

DISCHI

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